Il nome della cosa
Si può notare somiglianza tra le parole che identificano il nostro strumento nelle diverse lingue: è altrettanato evidente la vicinanza alle loro radici comuni: dal latino "bulla" e "camera".
La seconda parola è più interessante da analizzare storicamente: la parola greca ha significato di "arco, capriata"; il termine fu ripreso dai Romani per indicare in gergo architettonico uno spazio coperto. Perciò si tratta di un vocabolo più generale, che non indica solo la stanza, ovvero il significato più comune oggi.
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