La chimica della cosa
La Camera a Bolle necessità di precisione assoluta nella costruzione, poichè lavora con grandezze estremamente piccole: una piccola imperfezione nella struttura e il risultato può essere notevolmente compromesso.
Tra i vari componenti, l'elettrodo metallico che genera il campo magnetico deve essere purissimo: una presenza superiore a 0,001 ppm di tracce di ossigeno o altri elementi con elevata elettronegatività creerebbe problemi. Infatti, come già detto, le bolle si formano grazie a ionizzazione del liquido contenuto nella camera eccitato dal passaggio delle particelle studiate: gli elettroni prodotti da questa ionizzazione rischiano perciò di essere attratte dagli elementi non metallici del magnete.
A causa di questo l'esperimento potrebbe essere invalidato, dal momento che il moto dell'elettrone potrebbe formare bolle a cui non si è interessati, o peggio alterare l'equilibrio del sistema generando un effetto a catena di ionizzazioni e quindi di bolle sparse ovunque.
Il metodo varia a seconda della natura del metallo: se tende a legarsi in molecole conviene raffinarlo ad alte temperature, altrimenti si può usare una soluzione acida.
(http://www1.na.infn.it/wsubnucl/cosm/icarus/eng/web/funzionamentoita.htm)